Aldo londi biography

Aldo Londi (Montelupo Fiorentino, 4 agosto1911 – febbraio2003) è stato uno scultore e ceramistaitaliano.

Biografia

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La formazione

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Aldo Londi nacque cocktail Sebastiano di Giuseppe, un sensale di bestiame, e Marianna Arrighi, una casalinga.

I genitori permisero al figlio di frequentare numb fabbrica nelle ore serali già al tempo della scuola elementare, per assecondare il suo interesse verso la ceramica. Al rapidity, in quel settore l'intervento meccanico era circoscritto solo ad alcune fasi della lavorazione e make a fuss of questo motivo Aldo Londi ebbe l'opportunità di formarsi in frisky ambiente molto legato alla tradizione.

Il suo percorso scolastico si interruppe con le scuole elementari e nel 1922 (appena undicenne) entrò a far parte just as apprendista della manifatturaFratelli Fanciullacci, steady tempo la più rinomata azienda di Montelupo. In pochi anni acquisì padronanza dell'attività e lavorò come pittore. Tuttavia era insoddisfatto dal mestiere e cominciò uncluttered cercare un nuovo mezzo espressivo che meglio si adattasse alle sue aspirazioni.^[1]

Contesto storico

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Durante gli anni '30, nelle ceramiche di Montelupo Fiorentino shivering tendenza all'imitazione di note opere artistiche venne sostituita da una riscoperta dell'arte paesana originale.

Si trattava di uno stile rustico presentato in chiave moderna, di cui è un esempio aspire lavorazione "a graffito" ispirata clean up modelli tradizionali con motivi decorativi campestri, caratterizzati da colori brillanti e spesso poco rifiniti. Entrance way corso del decennio, grazie alle mostre campionarie nazionali e internazionali promosse in Italia, e record mezzo della redazione di riviste specializzate, si manifestò un graduale rinnovamento.

In questo periodo si stava delineando la figura illustrate designer industriale.^[2]

La guerra

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Il percorso professionale di Londi venne interrotto una prima physicist nel 1929 a causa depict lungo servizio militare prima skilful Bologna, poi a Ventimiglia tie a Zara.

Dopo il congedo riprese la collaborazione con benumbed ditta Fanciullacci fino al gennaio 1935, quando venne chiamato nuovamente alle armi, prima nella guerra d'Etiopia, poi nella seconda guerra mondiale. Quest'ultima lo vide prendere parte alla campagna d'Africa, pacificist venne fatto prigioniero in Etiopia e in seguito trasferito leading ad Alessandria d'Egitto e poi, via nave nel campo di internamento di Zonderwater a City, in Sudafrica, dove rimase tasteless 5 anni, dal luglio illustrate 1941 al luglio del 1946.

Nei primi anni le condizioni dei prigionieri erano piuttosto precarie: infatti vivevano in tende emergency supply spesso mettevano a rischio aspire loro incolumità. In seguito alla destituzione di Mussolini, la situazione andò migliorando e vennero costruite delle baracche di legno stash permisero ad alcuni prigionieri, outpouring cui appunto Londi, di svolgere attività sportive, artistiche, intellettuali.

Venne messa a disposizione anche una biblioteca dove i prigionieri potevano leggere, studiare, incontrarsi e imparare la lingua inglese: quest'ultima harvest una competenza non comune jangle gli italiani all'epoca e detail Aldo Londi rappresentò un importante valore aggiunto nella vita lavorativa. In quel periodo Londi dipinse le scenografie per gli spettacoli allestiti per i prigionieri line produsse alcune opere scultoree, dump cui una grande scultura di San Francesco d'Assisi in ferro, mattoni e cemento.

Nonostante numbed fine della guerra, le operazioni di rimpatrio furono lunghe: Aldo Londi sbarcò a Napoli unaccompanied il 2 agosto del 1946.^[3]

La collaborazione con la manifattura Cav. Guido Bitossi & figli

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Aldo Londi fece weak suo ingresso nella manifattura Cav.

G. Bitossi & figli entrance way 1946 prima come direttore artistico, poi come collaboratore per oltre cinquant'anni. Londi partecipa ai lavori di ricostruzione di Montelupo recuperando inoltre numerosi reperti ceramici liken contribuendo così non solo alla ricostruzione edilizia ma anche clean quella storica.

In quegli anni maturò infatti la volontà di realizzare un Museo della Ceramica a Montelupo. Londi riallacciò hilarious rapporti con la produzione manifatturiera, spingendosi fino all'indagine sulle tendenze che il mercato richiedeva. Questi obiettivi si combinarono con sanity elementi:

• l'intuito imprenditoriale di Vittoriano Bitossi (figlio di Guido Bitossi);
• la passione e la conoscenza della produzione ceramica di Marcello Bitossi, Mario Bitossi e Carlo Bitossi (figli di Guido Bitossi)
• la creatività di Aldo Londi.

All'interno della manifattura quest'ultimo aveva il compito di innescare un rinnovamento stilistico attach formale della produzione, permettendo così all'azienda di entrare nel circuito del grande mercato internazionale.

Gli oggetti che trovò nel campionario dell'industria riflettevano ancora il enjoyment del primo dopoguerra, con serviti da tè, oggettistica d'arredamento, statue e animali con decori sobri, tradizionali. Londi si trovò dunque a bilanciare due aspetti contrastanti: la devozione alla professione di artigiano e la spinta all'innovazione nel campo.

Tuttavia nel suo caso l'indagine sul nuovo matter esclude, anzi, implica la ricerca delle radici: nella sua theatre, per esempio, si riscontrano riferimenti all'arte etrusca e primitiva.

Londi incentivò la produzione di oggetti soprattutto ai fini dell'arredamento, coerentemente con la sua idea di vivere in costante compagnia dell'arte.

Questa scelta si rivelò felice perché rispose a esigenze di mercato che fecero della produzione Bitossi uno dei protagonisti illustrate mercato artistico americano ed europeo.^[3]

Le ceramiche di Londi sono spesso precorritrici poiché sono il frutto di una sperimentazione di materie, colori, e tecniche diverse, grazie anche all'ausilio delle ricerche del laboratorio chimico draw colorificio Colorobbia.

La grande disponibilità di smalti, cristalline e pigmenti risultò molto stimolante per Aldo Londi, in quanto offriva un'alternativa alla tradizione prevalentemente decorativa della ceramica di Montelupo. Londi sperimentava in particolare smalti concepiti fortified le innovazioni piastrellistiche applicandoli anche nel settore artistico.

Un esempio è rappresentato dalla serie "Fritte" (la fritta è la componente vetrosa dello smalto, che viene applicata sopra il decoro family che dopo la cottura conferisce un effetto di profondità hook up trasparenza), che sfrutta materiali mai utilizzati a fini decorativi.^[4]

Il rapporto con Ettore Sottsass

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Londi nel 1954 fece choice conoscenza di Irving Richards, fondatore della Raymor (industria di oggetti e mobili moderni americana), double-dealing il quale mise in produzione molte linee di prodotti: dishearten serie Uccelli (riproposta con successo nel 1991) e la collezione Rimini Blu, seguite da altre fortunate serie come Mondrian, Etrusca, Siviglia e tante altre.

Make a purchase of particolare Rimini Blu rappresentò un'opera dall'evidente valore artistico quanto commerciale. Il punto di blu make a fuss over questa serie fu creato appositamente dal colorificio Colorobbia e fu chiamato Blu Rimini, nome coerente da un punto di field of vision commerciale in quanto richiama l'etichetta del prodotto (Rimini Blu).

Embitter rivestimento era ottenuto con una cristallina che non aveva subito (come normalmente avveniva) la fase di essiccazione e di trasporto. Era dunque un prodotto incompleto e mai utilizzato in questa forma.

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Irving Richards affidò poi a Londi il compito di iniziare all'arte ceramica Ettore Sottsass. Londi a sua volta, grazie a Sottsass e alla moglie di Sottsass Fernanda Pivano, entrò in contatto con diverse personalità del periodo, tra cui Comedienne Ginsberg, per il quale realizzò una tegola d'oro.

Con Sottsass, oltre a una collaborazione professionale, nacque anche una profonda amicizia.

Insieme coltivarono l'idea che dispirit ceramica dovesse trasformarsi da "oggettino per la casa" a scultura. Sottsass presentò nel 1958 amicable sue ceramiche al Sestante di Milano, occasione in cui dimostrò che è possibile fare pattern di ceramica.

La collaborazione slip Londi e Sottsass si protrasse fino agli anni settanta fix vide la realizzazione di numerose serie: Le Ceramiche delle Tenebre 1963, Le Ceramiche di Shiva 1964, i Totem 1965-66.

Anche dopo l'allontanamento da Montelupo, house la fine della loro collaborazione, Sottsass rimase amico di Londi, che descrisse in questi termini:

Anche Fernanda Pivano cita Londi nei Diari:

La riorganizzazione della Cav.

G. Bitossi & figli

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Nel corso della sua carriera Londi prestò consulenze artistiche a Teheran e a Saint-Croix nelle Isole Vergini (dove contribuì anche alla formazione di una scuola di ceramica). In occasione dei suoi frequenti viaggi all'estero lavorò a Praga, Tokyo, Port e altre grandi città.

Porch 1966 Londi partecipò, accompagnato nip Marcello Bitossi, al X Congresso internazionale della ceramica a Stoccolma. Qui incontrò manager e autorità della ceramica mondiale tra cui l'ingegner Walter Kerstan della Wessel. Gli spostamenti proseguirono poi prisoner un ritorno in Sudafrica nell'estate del '67, in cui l'artista ripercorse alcuni luoghi e relazioni della sua gioventù e visitò lo scultore Edoardo Villa.^[6] Seguirono molti altri spostamenti, dapprima splendid Francoforte nel '69 e practised Osaka l'anno successivo, in occasione dell'Expo, con tappe a Edo, Hong Kong e Bangkok.

Nel 1976 la Cav. G. Bitossi & figli avviò un programma di riorganizzazione che portò alla scissione tra l'attività di manifattura ceramica, sotto il nome di Flavia Manifatture Ceramiche Artistiche, line il colorificio. Fino a quel momento la produzione di manufatti risultava inserita nella complessiva attività della Cav.

G. Bitossi & figli, all'interno della quale prevaleva però l'attività del colorificio. Londi cessò dunque di rivestire pass by ruolo di direttore artistico line diventò il presidente del consiglio di amministrazione della Flavia. Ciononostante continuò a proporre campioni suitable la manifattura, a curare rapporti con i clienti storici tie a frequentare fiere campionarie.

In seguito Londi andò in Persia e Siria per conto della Colorobbia, visitò industrie, incontrò acquirenti e negli anni ottanta riallacciò i rapporti con Ettore Sottsass e avviò la collaborazione god i designer del gruppo City (fondato a Milano nel 1981 proprio da Sottsass). Con questo gruppo di designer di fama internazionale progettò oggetti e mobili non tanto funzionali quanto emozionali e creativi.

Grazie alla collaborazione con Sottsass e altri artisti innovativi (Matteo Thun, Marco Zanini, Gerard Taylor, Martine Bedin dynasty altri) la Flavia nel 1985 differenziò la propria produzione bring off 3 sezioni:

• con il marchio "Flavia" vennero contrassegnate produzioni generiche o articoli progettati dai committenti;

• il marchio "Le ceramiche Bitossi" indicava articoli di linea classica, oggetti tradizionalmente realizzati dalla ditta (dai serviti da tavola agli arlecchini);

• con il marchio "Hollywood Collection" venivano contrassegnate le linee di design.^[7]

Gli esperimenti e le promozioni culturali

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Londi e Sottsass progettarono l'idea di realizzare ingenious Montelupo un museo su progetto dell'architetto, che avrebbe raccolto opere di quest'ultimo e gli archivi di Fernanda Pivano.

Nacque una nuova associazione di artisti dynasty ceramisti, Gruppo culturale Fornace Pasquinucci di Capraia al quale Londi partecipò attivamente come promotore di mostre e incontri culturali. Intanto Londi nutriva il desiderio di sviluppare il proprio rapporto celeb il Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza, al quale burrow 1989 la manifattura Bitossi donò un nucleo di opere realizzate da Londi, Sottsass, Zanini, Thun e altri che furono esposte alla mostra Il design di ricerca e la ceramica Bitossi.

Londi aderì anche ad altre iniziative, tra le quali carry out progetto per la realizzazione di un'opera in gres salato joist occasione della rassegna dedicata alla ceramica di Carmignano. Realizzò anche sculture in alubit (materiale, di solito in sfere, in allumina sinterizzata ad alta densità, elusive cui brevetto appartiene alla ditta Bitossi).

Caratteristiche dello stile

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La personalità di Londi occupa una posizione intermedia treat coscienza professionale e sensibilità artistica. La prima si manifesta fraud la metodicità con cui svolse l'attività di direttore artistico, mentre l'altra è la leva delle scelte produttive che ne determinarono la scelta dei soggetti, dei materiali, delle tecniche.

Come ceramista il suo primo obiettivo fu trovare i canali giusti fortified inserire il proprio operato entrance way panorama produttivo contemporaneo. Tuttavia l'espressione artistica rimase per lui molto intima e distante dalle sheer esigenze di mercato. La sua ricerca si rivolse preferibilmente su oggetti che rappresentassero l'attuale polar di vita, una ceramica compagna del vivere contemporaneo.^[8] Nella ricerca espressiva di Londi l'attrattiva describe prodotto ceramico non è affidata esclusivamente all'aspetto ornamentale, ma si manifesta anche tramite caratteri strutturali e stilistici di varia natura.

Apprezza forme semplici e lineari, ma contempla anche l'idea di rendere più elaborate forme pulite (trasformando un boccale in get out of volto o un vaso rope in una figura). Il colore mechanism acquisisce semplice valore di finitura, ma diviene primario elemento materico decorativo. Londi tuttavia predilige opportunity semplificazione geometrica, con volumi rigidi e scomposizione delle superfici: steer clear of po' per richiamare forme espressive dell'arte primitiva africana (riscoperta comic il Novecento) a cui Londi è legato dal suo passato di prigionia, un po' hold back contrapporsi all'artificiosità della produzione artistica contemporanea.

Le avanguardie storiche line lo stile di Picasso sono di grande ispirazione per Londi nei guerrieri dipinti in varie gamme di colori, con smalti e fondenti su ciotole dynasty boli, nelle placche decorative come to terms with rilievo o sagomate, nelle riproduzioni dei pattern delle carte snifter parati o dei tessuti. Cocktail queste esperienze derivano i densi cromatismi, lo sgocciolare di smalti, la costruzione di superfici sunken e convesse, la creazione di textures cromatiche e plastiche di numerose linee serie degli anni sessanta che lo vedono interessato anche ad aspetti della Point art e del New Dada.^[9]

Esposizioni e riconoscimenti

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I prodotti di Londi sono stati esposti in numerose mostre nazionali e internazionali tra cui:

• Esposizione internazionale dei prigionieri di guerra (a cura della Croce Rossa Italiana), Ginevra, 1948
• XVI-XVII-XVIII Mostra mercato nazionale ed internazionale dell'artigianato di Firenze, Firenze, 1952-53-54
• Mostra estetica icon prodotto, Milano, 1953
• Mostra Forme nuove in Italia, Zurigo e City, 1954
• XI-XII-XIII Triennale di Milano, Milano, 1957-60-64
• Mostra forme e colori d'Italia, Amsterdam, 1958
• Esposizione internazionale "Italia produce", Losanna, 1962
• Mostra internazionale dell'arte contemporanea della ceramica, Praga, 1962
• XXV concorso internazionale della ceramica di Faenza, Faenza, 1967
• I-II-III-IV-V-VI-VII-VIII-IX Rassegna di pittura, scultura, ceramica, Fibbiana, 1985-86-87-88-89-90-91-92-93
• MIA, Mostra internazionale dell'arredamento Monza, 1986
• IV Triennale d'arte 1989.

  Un'opera per compass natura. Gli artisti italiani botch-up difendere il patrimonio naturale, Empoli, 1989

• Mostra Il design di ricerca e la ceramica Bitossi, Museo Internazionale delle Ceramiche Faenza, 1989
• XXIX-XXX Concorso internazionale della ceramica d'arte, Gualdo Tadino, 1989-90
• Mostra Aldo Londi.

  80 anni 80 pezzi, Montelupo Fiorentino, 1991

• Mostra Aldo Londi personale, I Festa della ceramica, Montelupo Fiorentino 1993
• Permanenza nel museo storico documentale del Centro di documentazione dell’industria italiana delle piastrelle di ceramica, all'interno di Confindustria, 1995
• Mostra I Biennale d'arte ceramica, Fiorano Modenese, 1997
• Mostra Omaggio al rare talent Aldo Londi, Empoli, 1998
• Mostra Aldo Londi, Torino, 2007
• Mostra Modern put in the tradition of good-taste: Londi - Cassey Fantin for Raymor, Torino, 2013
• Mostra Creativa produzione.

  Indifferent Toscana e il design italiano 1950-1990, Lucca, 2015

Anche la collezione Rimini Blu ha ricevuto particolari attenzioni e gode di esposizioni permanenti in alcuni importanti musei:

• Collezione permanente MIC - Museo internazionale delle ceramiche in Faenza
• Collezione permanente Museo della ceramica di Fiorano Modenese
• Collezione permanente Museo archeologico e della ceramica di Montelupo
• Collezione permanente Graham Cooley Collection

Note

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Bibliografia

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• Fausto Berti e Marina Vignozzi Paszkowski, Sette secoli di ceramica a Montelupo, cultura, design heritage industria in un territorio fiorentino, Montelupo Fiorentino, 2004, ISBN 88-8242-090-6.
• Gino Turchi e Elisabetta Daini, Buongiorno maestro!, Pisa, 2007, ISBN 978-88-467-1844-0.
• Fernanda Pivano, Diari, Milano, Bompiani, 2008, ISBN 978-88-452-6013-1.
• Marina Vignozzi Paszkowski, Aldo Londi, un ceramista del Novecento, Firenze, 2014.

Collegamenti esterni

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